ASTM E23: prove di impatto Charpy su provini con intaglio

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Le prove di impatto sono fondamentali per comprendere la resistenza e la durevolezza dei materiali metallici. La normativa ASTM E23 stabilisce gli standard per l’esecuzione di prove di impatto Charpy su campioni di metallo con intaglio. Queste prove sono essenziali per determinare l’energia di impatto che un materiale può assorbire, permettendo di valutare la sua capacità di resistere a carichi improvvisi e severi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio la normativa ASTM E23 e le sue applicazioni, soffermandoci sulle caratteristiche delle prove Charpy, sui requisiti per i campioni e sulle condizioni di temperatura.

Cos’è la normativa ASTM E23?

La normativa ASTM E23 è uno standard internazionale che stabilisce i requisiti per le prove di impatto su metalli mediante i metodi Charpy. Originariamente sviluppata per supportare l’industria metallurgica, questa normativa è ora applicata in vari settori che richiedono materiali ad alte prestazioni, come l’aerospaziale, l’automobilistico, e le infrastrutture civili. ASTM E23 specifica le dimensioni dei campioni, i metodi di prova e i criteri di accettazione, garantendo che i risultati siano affidabili e comparabili.

Prova di impatto Charpy

La prova Charpy è una delle più comuni per determinare l’energia di impatto. In questo test, il campione di metallo è posto orizzontalmente e centrato tra i supporti di un pendolo. L’intaglio è orientato verso il lato opposto del martello del pendolo, che lo colpisce con forza, rompendo il campione. Questo metodo è particolarmente utile per valutare la resistenza dei materiali alle basse temperature, dove la fragilità può essere critica.

Struttura del provino per la prova Charpy

Il provino utilizzato nella prova Charpy ha dimensioni standard definite dalla normativa ASTM E23. Tipicamente, il campione ha una lunghezza di 55 mm, una larghezza di 10 mm, e uno spessore di 10 mm. L’intaglio a V, situato al centro del campione, ha un angolo di 45° e una profondità di 2 mm. Esistono varianti del provino con intagli a U o “keyhole”, ognuno con specifiche applicazioni e caratteristiche.

Dimensioni standard dei provini secondo ASTM E23

La normativa ASTM E23 specifica le dimensioni standard dei provini per garantire coerenza e accuratezza nei risultati delle prove. Le dimensioni variano in base al tipo di intaglio e alla metodologia di prova scelta.

Provini con intaglio a V per prove Charpy

Il provino con intaglio a V per la prova Charpy è il più comune. Le dimensioni standard includono una lunghezza di 55 mm, larghezza di 10 mm, e spessore di 10 mm. L’intaglio a V ha una profondità di 2 mm, un angolo di apertura di 45°, e una larghezza all’intaglio di 8 mm.

Provini con intaglio a U per prove Charpy

Per applicazioni specifiche, il provino con intaglio a U può essere preferito. Questo provino ha le stesse dimensioni generali del campione con intaglio a V, ma l’intaglio a U ha una larghezza di 5 mm e un raggio di 1 mm. Questo tipo di intaglio è spesso utilizzato per materiali che richiedono una valutazione più precisa della resistenza alla frattura.

Provini con intaglio Keyhole per Prove Charpy

Il provino con intaglio “keyhole” è meno comune ma è utilizzato in situazioni particolari. Questo provino è simile a quello con intaglio a U, ma l’intaglio ha una larghezza di 1,6 mm o meno. Le altre dimensioni rimangono simili ai campioni standard.

Condizioni di temperatura nelle prove di impatto

Durante le prove a temperature non ambientali, è essenziale che il campione rimanga alla temperatura desiderata fino al momento dell’impatto. Secondo ASTM E23, non devono passare più di 5 secondi tra la rimozione del campione dal dispositivo di condizionamento e l’impatto del martello. Inoltre, per garantire la precisione del test, il campione deve essere trasferito al pendolo utilizzando strumenti che mantengano la temperatura, come pinze autocentranti o sistemi automatizzati.

Macchine di prova e strumentazione

Le prove di impatto secondo ASTM E23 richiedono l’uso di macchine di prova specifiche, come i pendoli d’impatto. Questi strumenti devono essere calibrati con precisione per assicurare che l’energia applicata sia corretta e che i risultati siano affidabili. Le macchine devono essere in grado di operare a diverse temperature e di registrare con precisione l’energia assorbita dal campione al momento dell’impatto.

Report dei risultati delle prove di impatto

Il report dei risultati di una prova di impatto secondo ASTM E23 deve includere diverse informazioni chiave: dimensioni del campione, tipo di intaglio, temperatura di prova, e l’energia assorbita. Questo report è fondamentale per interpretare la resistenza del materiale e per fare confronti tra diverse serie di prove. È anche importante indicare eventuali deviazioni dalle procedure standard o l’uso di provini sottodimensionati.

Conclusione

La normativa ASTM E23 offre un quadro dettagliato per la realizzazione di prove di impatto Charpy su campioni metallici. Queste prove sono fondamentali per valutare la resistenza di un materiale a fratture e per prevedere il suo comportamento in condizioni operative. Seguire attentamente le linee guida ASTM E23 garantisce che i risultati siano accurati e utili per prendere decisioni ingegneristiche informate.


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FAQ

  1. Perché è importante la temperatura nelle prove di impatto?
    La temperatura influisce sulle proprietà meccaniche dei materiali. Testare a diverse temperature aiuta a comprendere come un materiale si comporterà in condizioni operative variabili.
  2. Cosa significa “energia di impatto”?
    L’energia di impatto è la quantità di energia assorbita da un materiale durante una prova di impatto, indicativa della sua resistenza alla frattura.
  3. Che tipo di intaglio è più comune nelle prove Charpy?
    L’intaglio a V è il più comune nelle prove Charpy, essendo standardizzato per valutare la resistenza alla frattura.
  4. Come si documentano i risultati delle prove di impatto?
    I risultati devono essere documentati in un report che include tutte le specifiche del campione, le condizioni di prova, e l’energia di impatto registrata.

Come viene automatizzata la prova di impatto Charpy? La prova di impatto Charpy può essere automatizzata utilizzando un pendolo in grado di eseguire automaticamente la movimentazione, l’impatto e l’espulsione del provino fratturato garantendo al tempo stesso un elevato standard di sicurezza per l’operatore



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